REGOLAMENTO INTERNAZIONALE
PER PREVENIRE GLI ABBORDI IN MARE - 1972
EMENDATO DALL'I.M.O. CON RISOLUZIONE A. 464 (XII)
ADOTTATA IL 19 NOVEMBRE 1981
(Gli emendamenti sono riportati in neretto)
Le Parti alla presente Convenzione,
Desiderando mantenere un alto livello di sicurezza in mare,
Coscienti della necessita di rivedere ed emendare il Regolamento
internazionale per prevenire gli abbordi in mare allegato
all'Atto finale della Conferenza internazionale sulla sicurezza
della vita in mare, 1960,
Avendo considerato quel Regolamento alla luce degli sviluppi che
si sono avuti dalla data della sua approvazione,
Hanno convenuto quanto segue:
Art. 1.
(Obblighi generali).
- Le Parti alla presente Convenzione si impegnano a dare effetto
alle Regole ed agli altri Allegati che costituiscono il
Regolamento internazionale per la prevenzione degli abbordi in
mare, 1972 (da qui in poi indicato come "Il
Regolamento"), qui allegato.
Art. 2.
(Firma, ratifica, accettazione, approvazione e adesione).
1 -La presente Convenzione resterà aperta alla firma fino al 1°
giugno 1973 e successivamente aperta all'adesione.
2 -Gli Stati membri delle Nazioni Unite, o di una delle Agenzie
specializzate, o dell'Agenzia internazionale per l'energia
atomica, o le Parti allo Statuto della Corte internazionale di
giustizia possono diventare Parti di questa Convenzione mediante:
a) firma senza riserva di ratifica, accettazione o approvazione;
b) firma soggetta a ratifica, accettazione o approvazione seguita
da ratifica, accettazione o approvazione; oppure
c) adesione.
3. -Ratifica, accettazione, approvazione o adesione devono essere
effettuate depositando un documento presso l'Organizzazione
consultiva marittima intergovernativa (da qui in poi indicata
come "l'Organizzazione") che deve informare i governi
degli Stati, che hanno firmato o hanno aderito alla presente
Convenzione, del deposito di tale documento e della data del suo
deposito.
Art. 3.
(Applicazione territoriale).
1 -Le Nazioni Unite nei casi in cui esse sono responsabili
dell'amministrazione di un territorio o una qualsiasi Parte
contraente responsabile per le relazioni internazionali di un
territorio possono in qualsiasi momento, mediante una
notificazione per iscritto alla Segreteria generale
dell'Organizzazione (da qui in poi indicata come "La
Segreteria generale") estendere l'applicazione di questa
Convenzione a tale territorio.
2 -L'applicazione della presente Convenzione è estesa al
territorio menzionato nella notifica dalla data di ricezione di
questa o di quella altra data che vi fosse indicata.
3 -Qualsiasi notificazione fatta ai sensi del paragrafo 1 di
questo articolo può essere ritirata per quanto riguarda il
territorio menzionato nella notificazione stessa e l'estensione
di questa Convenzione a quel territorio cesserà di essere in
vigore dopo un anno o un eventuale periodo superiore specificato
al momento del ritiro della notificazione.
4 -La Segreteria generale informerà tutte le Parti contraenti
della notificazione di una estensione o del ritiro di una
estensione comunicata ai sensi di questo articolo.
Art. 4.
(Entrata in vigore).
1 -a) La presente Convenzione entrerà in vigore dodici mesi dopo
la data in cui siano divenuti Parti di essa almeno 15 Stati,
l'insieme delle cui flotte mercantili costituisca non meno del 65
per cento per numero o tonnellaggio (qualunque delle due
condizioni sia raggiunta prima) della flotta mondiale di navi di
100 e più tonnellate di stazza;
b) Nonostante le disposizioni della lettera a) di questo
paragrafo, la presente Convenzione non entrerà in vigore prima
del 1° gennaio 1976.
2 -L'entrata in vigore per gli Stati che ratificano, accettano,
approvano o aderiscono a questa Convenzione ai sensi dell'art. 2
dopo aver rispettato le condizioni prescritte nella lettera a)
del paragrafo 1 e prima dell'entrata in vigore della Convenzione,
avverrà alla data di entrata in vigore della Convenzione stessa.
3 -L'entrata in vigore per gli Stati che ratificano, accettano,
approvano o aderiscono dopo la data in cui questa Convenzione
entra in vigore, avversa alla data del deposito di un documento
ai sensi dell'art. II.
4 -Dopo la data di entrata in vigore di un emendamento a questa
Convenzione ai sensi del paragrafo 4 dell'art. VI, ogni ratifica,
accettazione, approvazione o adesione dovrà riferirsi alla
Convenzione così come risulta emendata.
5 -Alla data di entrata in vigore di questa Convenzione il
Regolamento sostituisce ed abroga le Regole internazionali per
prevenire gli abbordi in mare, 1960.
6 -La Segreteria generale informerà i governi degli Stati che
hanno firmato o hanno aderito a questa Convenzione. sulla data di
entrata in vigore.
Art. 5.
(Conferenza di revisione).
1 -Una conferenza al fine di revisionare questa Convenzione o il
Regolamento o entrambi può essere convocata dall'Organizzazione.
2 -L'Organizzazione convocherà una conferenza delle Parti
contraenti al fine di revisionare questa Convenzione o il
Regolamento o entrambi su richiesta di non meno di un terzo delle
Parti contraenti.
Art. 6.
( Emendamenti al Regolamento) .
1 -Qualsiasi emendamento al Regolamento proposto da una delle
Parti contraenti sarà preso in considerazione
nell'Organizzazione su richiesta di quella Parte.
2 -Se adottato da una maggioranza dei due terzi dei presenti e
votanti nel Comitato per la sicurezza marittima
dell'Organizzazione, un emendamento sarà comunicato a tutte le
Parti contraenti e ai membri dell'Organizzazione almeno sei mesi
prima che esso sia preso in considerazione dall'Assemblea
dell'Organizzazione. Tutte le Parti contraenti che non sono
membri della Organizzazione avranno diritto di partecipare
all'esame dell'emendamento da parte dell'Assemblea.
3 -Se adottato da una maggioranza dei due terzi dei Membri
presenti e votanti nell'Assemblea, l'emendamento sarà comunicato
dalla Segreteria generale a tutte le Parti contraenti per la loro
accettazione.
4 -Tale emendamento entrerà in vigore ad una data che deve
essere stabilita dall'Assemblea al momento della sua adozione, a
meno che, ad una data precedente stabilita dall'Assemblea sempre
in quel momento, più di un terzo delle Parti contraenti non
notifichino all'Organizzazione le loro obiezioni all'emendamento.
La determinazione da parte dell'Assemblea delle date di cui in
questo paragrafo deve avvenire con una maggioranza dei due terzi
dei Membri presenti e votanti.
5 -Alla sua entrata in vigore un emendamento sostituirà e
annullerà, per tutte le Parti contraenti che non hanno fatto
obiezione all'emendamento, ogni precedente disposizione a cui
l'emendamento si riferisce.
6 -Il Segretario generale informerà tutte le Parti contraenti e
i membri dell'Organizzazione di ogni richiesta e comunicazione
ricevuta in applicazione di questo articolo e della data in cui
un emendamento entra in vigore.
Art. 7.
(Denuncia).
1 -Una Parte contraente può denunciare la presente Convenzione
in qualsiasi momento dopo la scadenza del quinto anno dalla data
di entrata in vigore della Convenzione nei confronti di quella
Parte.
2 -La denuncia si dovrà effettuare mediante il deposito di un
documento presso l'Organizzazione. Il Segretario generale
informerà tutte le altre Parti contraenti della ricevuta del
documento di denuncia e della data del suo deposito.
3 -Una denuncia avrà effetto dopo un anno, o dopo un eventuale
periodo più lungo specificato nel documento, dal momento del suo
deposito.
Art. 8.
(Deposito e registrazione).
1 -La presente Convenzione e il Regolamento devono essere
depositati presso l'Organizzazione e il Segretario generale
trasmetterà copie autenticate a tutti i governi degli Stati che
hanno firmato questa Convenzione o hanno aderito ad essa.
2 -Quando la presente Convenzione entrerà in vigore il testo
sarà trasmesso dalla Segreteria generale al Segretariato delle
Nazioni Unite per la registrazione e pubblicazione in accordo
all'art. 102 della Carta delle Nazioni Unite.
Art. 9.
(Lingue).
1 -La presente Convenzione, insieme con il Regolamento, è
stabilita in un solo esemplare in lingua inglese e francese,
entrambi i testi facenti ugualmente fede. Traduzioni ufficiali in
lingua russa e spagnola saranno preparate e depositate con
l'originale firmato.
In fede di che i sottoscritti, essendo debitamente autorizzati a
tal fine dai rispettivi governi, hanno firmato la presente
Convenzione.
Fatto a Londra, il 20 ottobre 1972
(Seguono le firme)
PARTE A
GENERALITÀ'
Regola 1. (Applicazione).
a) Le presenti Regole si applicano a tutte le navi in alto mare
ed in tutte le acque con esso comunicanti accessibili alla
navigazione marittima.
b) Nessuna delle presenti Regole deve ostacolare l'applicazione
di speciali disposizioni emanate dalle autorità competenti
relativamente alla navigazione nelle rade, nei porti, nei fiumi,
nei laghi o nelle vie d'acqua interne comunicanti con l'alto mare
e accessibili alla navigazione marittima. Tuttavia queste
disposizioni speciali devono essere conformi il più possibile
alle presenti Regole.
c) Nessuna delle presenti regole deve ostacolare l'applicazione di
disposizioni speciali emanate dal Governo di uno
Stato allo scopo di aumentare il numero dei
fanali di posizione, segnali luminosi, o segnali
a fischio da utilizzare per le navi da guerra e
le navi in convoglio, o allo scopo di aumentare
il numero dei fanali di posizione, o segnali
luminosi da usarsi a bordo di navi da pesca
intente a pescare in flottiglie. Tali fanali di
posizione, segnali luminosi, o segnali a
fischio, supplementari, devono, per quanto
possibile essere tali da non poter essere
confusi con nessun altro fanale, o segnale,
autorizzati d'altronde nelle presenti regole.
d) Schemi di separazione del traffico possono essere adottati
dall'Organizzazione a fini delle presenti Regole.
e) Qualora un Governo interessato ritenga che una nave di
costruzione speciale o adibita a operazioni speciali non possa
attenersi completamente a quanto disposto dalle presenti regole
circa il numero, la posizione, la portata o i settori di
visibilità dei fanali o segnali, oppure circa la disposizione e
le caratteristiche degli strumenti di segnalazione sonora, tale
nave deve attenersi a quelle altre disposizioni relative al
numero, alla posizione, alla portata o ai settori di visibilità
dei fanali o segnali, oppure relative alla disposizione e alle
caratteristiche degli strumenti di segnalazione sonora, che il
Governo stesso ritenga per detta nave il meno possibile in
contrasto con le presenti regole.
Regola 2. (Responsabilità).
a) Nessuna delle presenti Regole può esonerare una nave, il
proprietario, il comandante o l'equipaggio stesso, dalle
conseguenze di qualsiasi negligenza nell'applicazione delle
Regole stesse ovvero nell'attenersi a tutte le precauzioni
richieste dall'ordinaria esperienza dei naviganti o dalle
speciali circostanze del caso.
b) Nell'interpretazione e nell'applicazione delle presenti Regole
si debbono tenere nel debito conto tutti i pericoli della
navigazione e i rischi di abbordaggio, incluse le difficoltà in
cui una nave può trovarsi, per le quali è necessario
discostarsi dalle Regole stesse allo scopo di evitare un
immediato pericolo.
Regola 3. (Definizioni generali).
- Ai fini delle presenti Regole, salvo disposizioni contrarie
risultanti dal contesto:
a) La parola "nave" designa qualsiasi tipo di natante,
compresi quelli non dislocanti e gli idrovolanti, usati o in
grado di essere usati come mezzo di trasporto sull'acqua.
b) L'espressione "nave a propulsione meccanica" designa
qualsiasi nave mossa da macchine. c) L'espressione "nave a
vela" designa qualsiasi nave che navighi a vela, anche se
dotata di propulsione meccanica purché questa non sia usata in
quel momento.
d) L'espressione "nave intenta alla pesca" designa
qualsiasi nave che pesca con reti, lenze, sciabiche od altri
sistemi di pesca che ne diminuiscano la manovrabilità, ma non
include le navi intente a pescare con lenze trainate od altri
sistemi di pesca che non ne riducono la manovrabilità.
e) La parola "idrovolante" designa qualsiasi aereo
destinato a manovrare sull'acqua.
f) L'espressione "nave che non può governare" designa
una nave che per circostanze eccezionali è impossibilitata a
manovrare come richiesto dalle presenti Regole e non è perciò
in grado di lasciar libera la rotta ad un'altra nave.
g) L'espressione "nave con manovrabilità limitata"
designa qualsiasi nave che per la natura delle operazioni che sta
svolgendo in quel momento ha una minor possibilità di manovra di
quella richiesta da queste Regole e non è perciò in grado di
lasciar libera la rotta ad altra nave.
Le navi con manovrabilità limitata comprendono, senza che
questa lista sia limitativa:
i)una nave intenta a stendere, riparare o ricuperare un segnale
di navigazione, un cavo sottomarino od un oleodotto;
ii) una nave intenta a dragare, eseguire rilievi od operazioni
subacquee;
iii) una nave impegnata in operazioni di rifornimento o di
trasferimento di persone, di provviste o di carico durante la
navigazione;
iv) una nave impegnata in operazioni di decollo od appontaggio di
aerei;
v) una nave impegnata in operazioni di sminamento;
vi) una nave impegnata in operazione di rimorchio, tale che la
possibilità di manovra sia notevolmente diminuita sia per la
nave stessa che per il suo rimorchio.
h) L'espressione "nave condizionata dalla sua
immersione" designa una nave a propulsione meccanica che, a
causa della sua immersione in relazione alla profondità e
larghezza disponibili della via d'acqua navigabile, è fortemente
limitata nella possibilità di deviare dalla sua rotta.
i) Una nave si dice "in navigazione" quando non è
all'ancora, non è ormeggiata alla riva e non è incagliata.
j) Le parole "lunghezza" e "larghezza" della
nave designano la sua lunghezza fuori tutto e la sua larghezza
massima.
k) Due navi si devono intendere in vista l'una dell'altra
soltanto quando l'una può essere osservata visualmente
dall'altra.
I) L'espressione "visibilità ridotta" designa ogni
condizione in cui la visibilità è ridotta da nebbia, bruma,
caduta di neve, violenti acquazzoni, tempeste di sabbia o
qualsiasi altra causa simile.
PARTE B
REGOLE Dl GOVERNO E MANOVRA
SEZIONE I
CONDOTTA DELLE NAVI IN QUALSIASI CONDIZIONE Dl VISIBILITÀ'
Regola 4. (Applicazione)
. - Le Regole riportate in questa sezione si applicano in
qualsiasi condizione di visibilità.
Regola 5. (Servizio di vedetta).
- Ogni nave deve mantenere sempre un appropriato servizio di
vedetta visivo ed auditivo, utilizzando tutti i mezzi a
disposizione adatti alle circostanze ed alle condizioni del
momento in modo da consentire una completa valutazione della
situazione e del rischio di abbordaggio.
Regola 6. ( Velocità di sicurezza).
- Ogni nave deve sempre procedere a velocità di sicurezza in
modo da poter agire in maniera appropriata ed efficiente per
evitare abbordaggi e poter essere arrestata entro una distanza
adeguata alle circostanze ed alle condizioni del momento.
Nel determinare la velocità di sicurezza i seguenti fattori
dovranno essere tra quelli tenuti in considerazione:
a) Per tutte le navi:
i) la visibilità;
ii) la densità del traffico, inclusa la concentrazione di navi
da pesca di altri tipi di navi;
iii) la manovrabilità della nave con speciale riferimento alla
distanza di arresto ed alle sue qualità evolutive nelle
condizioni del momento;
iv) di notte la presenza di luci di sfondo come quelle dovute a
luci costiere ed al bagliore delle proprie luci;
v) lo stato del vento, del mare e della corrente e la vicinanza
di pericoli per la navigazione;
vi) il pescaggio in relazione ai fondali esistenti nella zona.
b) Inoltre, per le navi dotate di radar:
i) le caratteristiche, l'efficienza ed i limiti dell'apparato
radar;
ii) le limitazioni imposte dalla scala del radar in uso;
iii) l'effetto sulla rilevazione radar delle condizioni
meteorologiche e di altre sorgenti d'interferenza; iv) il fatto
che piccole unità, icebergs di limitate dimensioni ed altri
oggetti galleggianti possono non essere rivelati dal radar;
v) il numero, la posizione e il movimento delle navi rivelate dal
radar;
vi) la maggiore probabilità di avvistamento che si ottiene
quando il radar è usato per determinare la distanza di navi o
altri oggetti vicini.
Regola 7. (Rischio di abbordaggio).
a) Ogni nave deve usare tutti i mezzi a disposizione adatti alle
circostanze ed alle condizioni del momento per stabilire se
esiste il rischio di abbordaggio. In caso di dubbio il rischio
deve ritenersi esistente.
b) Se esiste a bordo un apparato radar in funzione esso deve
essere usato in modo appropriato ricorrendo all'esplorazione a
lunga portata al fine di ottenere quanto prima indicazioni sul
rischio di abbordaggio, per eseguire il tracciamento delle rotte (plotting) o equivalenti osservazioni sistematiche degli oggetti
rilevati.
c) Si deve evitare di trarre conclusioni da insufficienti
informazioni, specialmente da insufficienti informazioni radar.
d) Nel valutare l'esistenza del rischio di abbordaggio dovranno
essere tenute in debito conto le seguenti considerazioni:
i) tale rischio deve essere giudicato esistente se il rilevamento
bussola di una nave che si avvicina non cambia in maniera
apprezzabile;
ii) tale rischio può, talvolta, esistere anche quando si osserva
un'apprezzabile variazione di rilevamento, particolarmente se si
avvicina una grande nave od un rimorchio, oppure quando la nave
che si avvicina e a distanza molto breve.
Regola 8. (Manovra per evitare l'abbordaggio).
a) Ogni manovra intrapresa allo scopo di evitare un abbordaggio,
se le circostanze del caso lo permettono, deve essere eseguita
con decisione ed ampio margine di tempo e con il dovuto rispetto
delle buone regole dell'arte marinara.
b) Ogni variazione di rotta o di velocità o di entrambe per
evitare l'abbordaggio deve, se le circostanze del caso lo
consentono, essere abbastanza ampia da risultare evidente
all'altra nave che osserva visualmente o con il radar; una
successione di piccole variazioni di rotta o di velocità o di
entrambe dev'essere evitata.
c) Se lo specchio d'acqua è sufficientemente ampio, la
variazione di rotta da sola può essere la manovra più efficace
per evitare avvicinamenti pericolosi, purché sia fatta in tempo
utile, sia decisa e non causi altra situazione di eccessiva
vicinanza con altre navi.
d) La manovra intesa ad evitare l'abbordaggio con un'altra nave
deve essere tale da condurre a passare a distanza di sicurezza.
L'efficacia della manovra dev'essere attentamente controllata
fino a che l'altra nave non sia passata e disimpegnata.
e) Se necessario, per evitare un abbordaggio o per guadagnare
tempo e valutare meglio la situazione, una nave deve diminuire la
velocità, fermare od invertire la rotta.
f)
i) Una nave alla quale, in forza di una qualsiasi delle presenti
regole, venga richiesto di non impedire il passaggio o il sicuro
passaggio ad un'altra nave, deve, quando richiesto dalle
circostanze del caso, manovrare tempestivamente in modo da
lasciare un sufficiente specchio d'acqua per il sicuro passaggio
dell'altra nave.
ii) Una nave alla quale venga richiesto di non impedire il
passaggio o il sicuro passaggio ad un'altra nave non e dispensata
da tale obbligo quando si avvicina all'altra nave in modo tale da
dar luogo a rischio di abbordaggio e deve, quando esegue la
manovra in tal senso, prestare piena attenzione alle manovre che
possano essere richieste dalle regole della presente parte.
iii) Una nave, alla quale non debba essere impedito il passaggio,
resta pienamente obbligata all'osservanza delle regole della
presente parte quando le due navi si stanno avvicinando l'una
all'altra in una maniera tale che vi sia rischio di abbordaggio.
Regola 9. (Canali stretti).
a) Una nave che naviga lungo un canale od un passo stretti, deve,
quando ciò è possibile e non comporta pericolo, mantenersi
vicino al limite di destra del canale o del passaggio, rispetto
alla propria rotta.
b) Una nave di lunghezza inferiore a m. 20 od una nave a vela non
devono ostacolare il passaggio di una nave che può navigare con
sicurezza solo in tale canale o Passo stretti.
c) Una nave intenta alla pesca non deve ostacolare il transito di
altre navi che navighino entro un canale o passo stretti.
d) Una nave non deve attraversare un canale o passo stretti se
tale attraversamento ostacola il transito di una nave che può
navigare con sicurezza solo in quel canale o passo. Quest'ultima
nave, nel dubbio sulle intenzioni della prima, può usare i
segnali sonori prescritti nella regola 34 d).
e)
i) In un canale o in un passo stretti, quando il sorpasso può
aver luogo solamente se la nave raggiunta esegue una manovra
intesa a permettere il passaggio dell'altra in sicurezza, la nave
che intende sorpassare deve manifestare le sue intenzioni
emettendo l'appropriato segnale sonoro di cui alla Regola 34 c)
i). La nave raggiunta se d'accordo, deve emettere l'appropriato
segnale sonoro di cui alla Regola 34 c) ii) e manovrare
opportunamente per permettere il sorpasso in sicurezza. In caso
di dubbio pub emettere il segnale sonoro di cui alla Regola 34
d);
ii) questa Regola non esime la nave che sorpassa dagli obblighi
di cui all'art. 13.
Una nave che si avvicina ad un gomito o ad una zona del canale o
passo stretto dalla quale non è possibile vedere altre navi che
si avvicinano in senso opposto, deve navigare con particolare
prudenza ed emettere l'appropriato segnale sonoro di cui alla
Regola 34 e).
g) Ogni nave deve, qualora le circostanze lo permettono, evitare
di ancorarsi in un canale stretto.
Regola 10. (Schemi di separazione del traffico).
a) Questa Regola si applica agli schemi di separazione del
traffico adottati dall'organizzazione e non dispensa alcuna nave
dall'obbligo di osservanza di altre regole(4)
b) Una nave che usa lo schema di separazione del traffico deve:
i) procedere nell'apposita corsia di traffico nella direzione
generale del flusso del traffico per quella corsia;
ii) tenersi discosta, se possibile, dalla linea o dalla zona di
separazione del traffico;
iii) in linea generale inserirsi o lasciare una corsia di
traffico alle sue estremità, ma, se questo non è possibile, è
opportuno entrare od uscire seguendo una rotta che abbia un
piccolo angolo rispetto alla direzione generale del flusso del
traffico.
c) Una nave deve evitare, se possibile, di attraversare corsie di
traffico, ma, se obbligata a farlo, deve attraversarle, per
quanto consentito dalle circostanze, con rotta perpendicolare
alla direzione generale del flusso del traffico.
d) i) Una nave non deve usare una zona di traffico costiero
quando può usufruire con sicurezza dell'appropriata corsia di
traffico entro l'adiacente schema di separazione del traffico.
Tuttavia le navi aventi lunghezza inferiore a 20 metri, le navi a
vela e le navi impiegate nel servizio di pesca possono usufruire
della zona di traffico costiero.
ii) Nonostante quanto stabilito nel capoverso d) i), una nave
può usufruire di una zona di traffico costiero quando essa sia
diretta verso o provenga da un porto, un'installazione o
struttura off-shore, una stazione di piloti o qualsiasi altro
luogo situato entro la zona di traffico costiero oppure per
evitare un pericolo immediato.
e) Un'altra nave che non sia attraverso uno schema di separazione
del traffico, o che non si immetta in una via di circolazione, o
che non ne esca, non deve normalmente entrare nella zona di
separazione o attraversare la linea di separazione eccetto che
nei seguenti casi:
i) in caso di emergenza per evitare un pericolo immediato;
ii) per effettuare operazioni di pesca nella zona di separazione.
f) Una nave che naviga nelle zone prossime alle parti terminali
dagli schemi di separazione del traffico deve procedere con
particolare prudenza.
g) Una nave deve per quanto è possibile evitare di ancorare in
uno schema di separazione del traffico o presso le sue zone
terminali.
h) Una nave che non utilizza lo schema di separazione del
traffico deve mantenersi alla maggiore distanza possibile da
esso.
i) Una nave intenta a pescare non deve intralciare il passaggio
delle navi che seguono una corsia di traffico.
j) Una nave di lunghezza inferiore ai m. 20 o una nave a vela non
deve intralciare il passaggio di una nave a propulsione meccanica
che segue una corsia di traffico.
k) Una nave con manovrabilità limitata, quando effettua una
operazione destinata al mantenimento della sicurezza della
navigazione in un dispositivo di separazione del traffico, è
dispensata dal soddisfare alle prescrizioni della presente
regola, nella misura necessaria per effettuare l'operazione.
I) Una nave con manovrabilità limitata, allorché effettua
un'operazione allo scopo di posare, riparare o sollevare un cavo
sottomarino all'interno di un dispositivo di separazione del
traffico, è dispensata dal soddisfare alle prescrizioni della
presente regola nella misura necessaria per effettuare
l'operazione.
SEZIONE II
CONDOTTA DELLE NAVI IN VISTA L'UNA DALL'ALTRA
Regola 11. (Applicazione).
- Le Regole di questa sezione si applicano alle navi in vista
l'una dall'altra.
Regola 12. (Navi a vela).
a) Quando due navi a vela si avvicinano l'una all'altra, così da
correre il rischio di un abbordaggio, una di esse deve manovrare
per lasciare libera la rotta all'altra, nel modo seguente:
i) quando ciascuna di esse prende il vento da lati diversi, la
nave che ha il vento sulla sinistra deve lasciare libera la rotta
all'altra;
ii) quando tutte due le navi hanno il vento dallo stesso lato, la
nave che e sopravento deve lasciare libera la rotta alla nave che
e sottovento;
iii) se una nave con il vento sulla sinistra vede una nave
sopravento e non può stabilire con sicurezza se l'altra nave ha
il vento sulla sinistra o sulla dritta deve manovrare in modo da
lasciare libera la rotta all'altra.
b) Ai fini della presente Regola si considera sopravento il lato
opposto a quello in cui è bordato il boma della randa o, nel
caso di navi a vele quadre il lato opposto a quello in cui è
bordata la più grande vela di strallo.
Regola 13. (Nave che ne raggiunge un'altra).
a) Nonostante le disposizioni delle regole delle sezioni I e
II della parte B, una nave che ne raggiunge un'altra deve
lasciar libera la rotta alla nave raggiunta.
b) Una nave deve essere considerata come una nave che ne
raggiunge un'altra, quando si avvicina all'altra venendo da una
direzione di più di 22,5 gradi a poppavia del traverso di
quest'ultima, che si trova cioè, relativamente alla nave che sta
raggiungendo, in posizione tale che di notte potrebbe scorgere
solo il fanale di coronamento, ma nessuno dei fanali laterali di
questa ultima.
c) Quando una nave non può stabilire con certezza se ne sta
raggiungendo un'altra, deve ritenere che questa situazione si
stia verificando ed agire di conseguenza.
d) Nessun ulteriore cambiamento nel rilevamento tra le due navi
potrà far considerare la nave che raggiunge l'altra come una che
ne incrocia la rotta ai termini delle presenti Regole ed
esonerarla dall'obbligo di lasciar libera la rotta alla nave
raggiunta fino a che non l'abbia oltrepassata e non sia libera da
essa.
Regola 14. (Situazione di rotte opposte).
a) Quando due navi a propulsione meccanica si vanno incontro con
rotte direttamente opposte o quasi opposte, in modo da implicare
rischio di abbordaggio, ciascuna di esse deve accostare a dritta
in modo da passare sulla sinistra dell'altra.
b) Tale situazione è da ritenersi esistente quando una nave si
muove incontro all'altra dritta di prora o quasi e di notte può
vedere i fanali di testa d'albero dell'altra in allineamento o
quasi e/o entrambi i fanali laterali, mentre di giorno vede il
corrispondente aspetto dell'altra.
c) Quando una nave non può stabilire con certezza se una tale
situazione si sta verificando, deve ritenerla esistente ed agire
di conseguenza.
Regola 15. (Situazione di rotte incrociate).
- Quando due navi a propulsione meccanica navigano con rotte che
s'incrociano in modo da implicare rischio di abbordaggio, la nave
che vede l'altra sulla propria dritta, deve lasciare libera la
rotta all'altra e, quando le circostanze lo permettono, deve
evitare di passarle di prora.
Regola 16. (Comportamento della nave che deve lasciar
libera la rotta)
- Una nave che deve lasciar libera la rotta ad un'altra deve, per
quanto è possibile, manovrare in modo deciso e tempestivo per
ottemperare a tale obbligo e lasciare ben libera la rotta.
Regola 17. (Comportamento della nave che non deve
manovrare).
a)
i) Quando una delle due navi deve lasciar libera la rotta,
l'altra deve mantenere immutata la rotta e la velocità.
ii) quest'ultima nave può tuttavia prendere l'iniziativa di
manovrare per evitare l'abbordaggio, non appena risulti evidente
che la nave tenuta a lasciar libera la rotta non sta manovrando
in maniera opportuna in conformità con le presenti regole.
b) Quando, per qualche motivo, la nave tenuta a mantenere la sua
rotta e la sua velocità si viene a trovare a distanza così
ravvicinata da rendere la manovra della nave, che deve lasciar
libera la rotta, insufficiente per evitare l'abbordaggio, deve
manovrare nel modo più opportuno per evitare l'abbordaggio
stesso.
c) Una nave a propulsione meccanica che, in una situazione di
rotte che si incrociano, manovra in conformità con il paragrafo
a) ii) di questa regola per evitare l'abbordaggio con un'altra
nave a propulsione meccanica, non deve se le circostanze lo
permettono, accostare a sinistra se l'altra nave si trova alla
sua sinistra.
d) Questa Regola non esonera la nave che deve manovrare dal suo
obbligo di lasciar libera la rotta.
Regola 18. (Responsabilità tra navi Salvo disposizioni
contrarie degli artt. 9, 10 e 13)
a) Una nave a propulsione meccanica in navigazione deve lasciar
libera la rotta:
i) ad una nave che non governa;
ii) ad una nave con manovrabilità limitata;
iii) ad una nave intenta a pescare;
iv) ad una nave a vela.
b) Una nave a vela durante la navigazione deve lasciar libera la
rotta:
i) ad una nave che non governa;
ii) ad una nave con manovrabilità limitata;
iii) ad una nave intenta a pescare.
c) Una nave intenta alla pesca, quando è in navigazione, deve,
per quanto è possibile, lasciar libera la rotta:
i) ad una nave che non governa;
ii) ad una nave con manovrabilità limitata.
d)
i) Tutte le navi, tranne quelle che non governano o con
manovrabilità limitata, devono, se le circostanze lo permettono,
evitare di impedire il passaggio in sicurezza di una nave
condizionata dal suo pescaggio che esibisce i segnali di cui alla
Regola 28;
ii) una nave condizionata dal suo pescaggio deve navigare con
particolare precauzione tenendo nel dovuto conto la sua speciale
condizione.
e) Un idrovolante in flottaggio deve, in generale, mantenersi ben
lontano da tutte le navi ed evitare di ostacolare la loro
navigazione. Tuttavia, nei casi in cui esiste rischio di
abbordaggio, deve attenersi alla Regola della presente parte.
SEZIONE III
CONDOTTA DELLE NAVI CON VISIBILITÀ LIMITATA
Regola 19. (Condotta delle navi con visibilità limitata).
a) Queste Regole si applicano alle navi che non sono in vista
l'una dall'altra, quando navigano entro un'area o vicino ad
un'area di visibilità limitata.
b) Ogni nave deve procedere ad una velocità di sicurezza
relativa alle circostanze del momento ed alle condizioni di
visibilità limitata. Una nave a propulsione meccanica deve
tenere le macchine pronte per una manovra immediata.
c) Ogni nave deve tenere nella dovuta considerazione le
circostanze del momento e le condizioni di visibilità limitate
in accordo con le Regole della sezione I di questa parte.
d) Una nave che rileva la presenza di un'altra nave solo per
mezzo del radar deve stabilire se si sta creando una situazione
di eccessiva vicinanza e/o se vi è rischio di abbordaggio. Se il
rischio esiste, la manovra per evitare l'abbordaggio deve essere
fatta in tempo utile, tenendo presente che quando una tale
manovra consiste in una deviazione di rotta, bisogna evitare, per
quanto possibile, le manovre seguenti:
i) una accostata a sinistra, se l'altra nave si trova a proravia
del traverso, a meno che questa non sia una nave che viene
raggiunta;
ii) un cambiamento di rotta verso una nave al traverso od a
poppavia del traverso.
e) A meno che non sia stato stabilito che non esiste alcun
rischio di abbordaggio una nave che oda, apparentemente a
proravia del suo traverso, il segnale da nebbia di un'altra nave,
o che non possa evitare una situazione di eccessiva vicinanza con
un'altra nave che si trova a proravia del suo traverso, deve
ridurre la sua velocità al minimo indispensabile per mantenere
la sua rotta. Se necessario deve fermare le macchine ed in ogni
caso navigare con estrema precauzione fino a quando il rischio di
abbordaggio sia passato.
OMISSIS
ALLEGATO "IV"
SEGNALI DI PERICOLO
1 - I seguenti segnali, utilizzati o mostrati sia insieme che
separatamente, indicano pericolo e bisogno di soccorso:
a) un colpo di cannone od altro segnale esplosivo sparato ad
intervalli di circa un minuto;
b) un suono continuo emesso da qualsiasi apparecchiatura per
segnali da nebbia;
c) razzi o candelotti, artifici pirotecnici proiettanti stelle
rosse, lanciati uno alla volta a brevi intervalli;
d) un segnale emesso con radiotelegrafo oppure con altro sistema
di segnalazione, consistente nel gruppo ...----... (SOS)
dell'alfabeto Morse:
e) un segnale emesso per radiotelefono, consistente nella parola
"May-day";
f) il segnale di pericolo del Codice internazionale dei segnali
indicato con le lettere N.C.;
g) l'esposizione di un segnale costituito da una bandiera
quadrangolare avente al di sopra o al di sotto un pallone o
qualsiasi oggetto che assomigli ad un pallone;
h) fuochi accesi sulla nave (quali si possono ottenere bruciando
barili di catrame, di olio, ecc.);
i) un razzo a paracadute oppure un fuoco a mano che produca una
intensa luce rossa;
j) un candelotto fumogeno di color arancione;
k) un movimento lento e ripetuto delle braccia allargate
dall'alto in basso da ciascun lato;
I) il segnale di allarme radiotelegrafico;
m) il segnale di allarme radiotelefonico;
n) segnali trasmessi da radio gavitelli di emergenza indicanti la
posizione.
2 - E' vietato l'uso o l'esibizione di ciascuno dei suddetti
segnali o di altri che possano essere confusi con essi, se non
con lo scopo di indicare pericolo o bisogno di soccorso.
3 - Si richiama l'attenzione sulle importanti norme
sull'argomento riportate dal Codice internazionale dei segnali,
sul manuale di ricerca e soccorso delle navi mercantili e sui
seguenti segnali:
a) un telo arancione con un quadrato ed un cerchio nero od un
altro simbolo appropriato (per il riconoscimento dall'alto):
b) un dye marker.
PARTE C
FANALI E SEGNALI
Regola 20 (Applicazione).
a) Le Regole di questa parte devono essere osservate in qualsiasi
condizione di tempo.
b) Le Regole riguardanti i fanali devono essere osservate dal
tramonto al sorgere del sole. Durante questo periodo non si deve
mostrare nessuna altra luce che possa essere confusa con i fanali
prescritti dalle presenti Regole o che danneggi la loro
visibilità e alteri il loro carattere distintivo o che possa
impedire un appropriato servizio di vedetta.
c) I fanali prescritti da queste Regole, se sistemati, devono
essere esposti anche dal sorgere del sole al tramonto in caso di
visibilità ridotta e possono essere mostrati in tutte le altre
circostanze se lo si ritiene necessario.
d) Le Regole riguardanti i segnali devono essere osservate
durante il giorno.
e) I fanali ed i segnali descritti in queste Regole devono
conformarsi alle disposizioni dell'Allegato I annesso a questo
Regolamento.
Regola 21 (Definizioni).
a) L'espressione: "Fanale di testa d'albero" designa un
fanale a luce bianca sistemato al di sopra dell'asse
longitudinale della nave, costruito in modo da mostrare una luce
ininterrotta su di un arco di orizzonte di 225 gradi e fissato in
modo da mostrare la sua luce da proravia fino a 22,5 gradi a
poppavia del traverso di ciascun lato della nave.
b) L'espressione: "Fanali laterali" designa un fanale a
luce verde sul lato dritto della nave ed un fanale a luce rossa
sul lato sinistro, ciascuno dei quali mostra una luce
ininterrotta su di un arco di orizzonte di 112,5 gradi e fissato
in modo da mostrare la sua luce da proravia fino a 22,5 gradi a
poppavia del traverso del loro rispettivo lato. In una nave di
lunghezza inferiore a 20 metri i fanali laterali possono essere
combinati in un unico fanale fissato sul piano longitudinale
della nave.
c) L'espressione: "Fanale di poppavia" designa un
fanale a luce bianca situato il più possibile a poppa, che
mostra una luce ininterrotta su di un arco di orizzonte di 135
gradi e fissato in modo da mostrare la sua luce da poppa fino a
67,5 gradi su ciascun lato della nave.
d) L'espressione: "Fanale di rimorchio" designa un
fanale a luce gialla avente le stesse caratteristiche del fanale
di poppa definito nel paragrafo c) di questo articolo.
e) L'espressione: "Fanale visibile per tutto
l'orizzonte", designa un fanale che mostra una luce
ininterrotta su di un arco di orizzonte di 360 gradi.
f) L'espressione: "Fanale a lampi" indica un fanale che
lampeggia ad intervalli regolari ad una frequenza di 120 o più
lampeggiamenti al minuto.
Regola 22. (Visibilità dei fanali).
- I fanali prescritti da queste Regole devono avere l'intensità
specificata nella sezione 8 dell'Allegato 1 di questo Regolamento
tali cioè da essere visibili alle seguenti distanze minime:
a) Per navi di lunghezza uguale o superiore ai m. 50:
- fanale di testa d'albero: 6 miglia
- fanali laterali: 3 miglia
- fanale di poppa: 3 miglia
- fanale di rimorchio: 3 miglia
- fanale a luce bianca, rossa, verde o gialla visibile su tutto
l'orizzonte:
3 miglia.
b) Per le navi di lunghezza uguale o superiore a 12 metri ma
inferiore a m. 50:
- fanale di testa d'albero: 5 miglia (se la lunghezza della nave
è inferiore a 20 metri: 3 miglia)
- fanali laterali: 2 miglia
- fanale di poppa: 2 miglia
- fanale di rimorchio: 2 miglia
- fanale a luce bianca, rossa, verde o gialla visibile su tutto
l'orizzonte:
2 miglia
c) Per le navi di lunghezza inferiore a 12 metri:
-.fanale di testa d'albero: 2 miglia
-.fanali laterali: 1 miglio
-.fanale di poppa: 2 miglia
-.fanale di rimorchio- 2 miglia
-.fanale a luce bianca, rossa, verde o gialla visibile su tutto
l'orizzonte:
2 miglia.
d) Per le navi o oggetti rimorchiati che sono parzialmente
immersi e difficili da vedere: - fanale bianco visibile per tutto
l'orizzonte: 3 miglia.
Regola 23. (Navi a propulsione meccanica in navigazione).
a) Una nave a propulsione meccanica in navigazione deve mostrare:
i) un fanale di testa d'albero in proravia;
ii) un secondo fanale di testa d'albero più in alto ed a
poppavia del primo; fanno eccezioni le navi di lunghezza
inferiore a 50 metri che non sono obbligati a mostrare questo
fanale, ma possono farlo;
iii) due fanali laterali;
iv) un fanale di poppavia.
b) Una nave a cuscino d'aria, quando opera in condizioni di non
dislocamento, in addizione ai fanali prescritti nel paragrafo a)
di questa Regola, deve mostrare un fanale giallo lampeggiante
visibile per tutto l'orizzonte.
c) i) Una nave a propulsione meccanica di lunghezza inferiore a
12 metri può, invece dei fanali prescritti al paragrafato a)
della presente Regola, mostrare un fanale bianco visibile per
tutto l'orizzonte ed i fanali laterali;
ii) una nave a propulsione meccanica di lunghezza inferiore a 7
metri e la cui velocità massima non superi i 7 nodi, può,
invece dei fanali prescritti al paragrafo a) della presente
Regola, mostrare un fanale bianco, visibile per tutto
l'orizzonte; essa deve, se possibile, mostrare inoltre i fanali
laterali;
iii) il fanale di testa d'albero, o il fanale bianco visibile per
tutto l'orizzonte a bordo di una nave a propulsione meccanica di
lunghezza inferiore a 12 metri, può non trovarsi sulla asse
longitudinale della nave, se non è possibile installarlo su
quest'asse, a condizione che i fanali laterali siano combinati in
un solo fanale disposto sull'asse longitudinale della nave, o
situato il più vicino possibile all'asse longitudinale sul quale
si trova il fanale di testa d'albero, o il fanale bianco visibile
per tutto l'orizzonte.
Regola 24. (Nave che rimorchia o che spinge).
a) Una nave a propulsione meccanica quando rimorchia deve
mostrare:
i) invece del fanale prescritto dalla Regola 23 a) i) o dalla
Regola 23 a) ii), i due fanali di testa d'albero a proravia
allineati verticalmente. Quando la lunghezza del rimorchio,
misurata dalla poppa della nave che rimorchia fino all'estremità
poppiera del rimorchio, supera i 200 metri, i fanali allineati
verticalmente devono essere tre;
ii) i fanali laterali;
iii) il fanale di poppa;
iv) il fanale di rimorchio disposto in linea verticale al di
sopra del fanale di poppa;
v) quando la lunghezza del rimorchio supera i 200 metri, un
segnale biconico nel punto in cui può essere più facilmente
visibile.
b) Quando una nave che spinge ed una nave che viene spinta in
avanti sono rigidamente connesse in una unità composta, esse
devono essere considerate come una unica nave a propulsione
meccanica e devono mostrare i fanali prescritti dalla Regola 23.
c) Una nave a propulsione meccanica se spinge in avanti o
rimorchia lateralmente, salvo il caso dell'unità composta, deve
mostrare:
i) invece del fanale prescritto dalla Regola 23 a) i) o dalla
Regola 23 a) ii), due fanali di testa d'albero a proravia
allineati verticalmente;
ii) i fanali laterali;
iii) il fanale di poppa;
d) Le navi a propulsione meccanica a cui si riferiscono i
paragrafi a) e c) di questo articolo devono osservare anche le
disposizione della Regola 23 a) ii).
e) Una nave od un oggetto rimorchiato, diverso da quelli citati
al paragrafo g) della presente Regola, deve mostrare:
i) i fanali laterali;.
ii) il fanale di poppa;
iii) quando la lunghezza del rimorchio supera i 200 metri, un
segnale biconico nel punto in cui può essere visto più
facilmente.
f) Dato per scontato che un qualsiasi numero di navi che vengono
rimorchiate lateralmente o spinte in gruppo devono mostrare i
fanali come se fossero un'unica unità:
i) una nave che viene spinta in avanti e che non fa parte di una
unità composta, deve mostrare verso prora i fanali laterali;
ii) una nave che viene rimorchiata lateralmente deve mostrare il
fanale di poppa e verso prora i fanali laterali.
g) Una nave o un oggetto rimorchiato che sia parzialmente
sommerso e difficile da vedere, o un gruppo di queste navi o
oggetti rimorchiati, deve mostrare:
i) quando la sua larghezza è inferiore a 25 metri, un fanale
bianco, visibile su tutto l'orizzonte, verso prora o in
prossimità di questa, ed un altro all'estremità poppiera, o in
prossimità di questa, ad eccezione dei "dracones" che
non sono tenuti a mostrare un fanale verso prora o in prossimità
di questa; quando la sua larghezza è uguale o superiore a 25
metri, due fanali bianchi supplementari, visibili su tutto
l'orizzonte, alle estremità della sua larghezza o in prossimità
di queste;
iii) quando la sua larghezza è superiore a 100 metri, dei fanali
bianchi supplementari, visibili su tutto l'orizzonte, tra i
fanali prescritti ai comma i) e ii), in modo tale che la distanza
tra i fanali non sia superiore a 100 metri;
iv) un segnale biconico estremità poppiera o vicino
all'estremità poppiera dell'ultima nave o oggetto rimorchiato e,
allorché la lunghezza del complesso sia superiore a 200 metri,
un segnale biconico supplementare sul punto più visibile, più a
proravia possibile.
h) Quando, per una qualsiasi plausibile ragione, la nave o
l'oggetto rimorchiato, è nell'impossibilità di mostrare i
fanali, o i segnali prescritti ai paragrafi e) o g) della
presente Regola, devono essere prese tutte le misure possibili
per illuminare la nave o l'oggetto rimorchiato, o almeno per
segnalare la presenza di tale nave, od oggetto.
i) Quando, per una qualsiasi plausibile ragione, una nave che non
effettua abitualmente operazioni di rimorchio è
nell'impossibilità di mostrare i fanali prescritti ai paragrafi
a) o c) della presente Regola, questa nave non è tenuta a
mostrare questi fanali allorché effettua il rimorchio di
un'altra nave in pericolo, o bisognosa di assistenza per altre
ragioni. Devono essere prese tutte le misure possibili per
indicare, come autorizzato dalla Regola 36, la connessione tra la
nave rimorchiante e la nave rimorchiata, in modo particolare
illuminando il cavo di rimorchio.
Regola 25. (Navi a vela in navigazione e barche a remi).
a) Una vela in navigazione deve mostrare:
i) i fanali laterali;
ii) il fanale di poppa.
b) In una nave a vela di lunghezza inferiore a 20 metri i fanali
prescritti nel paragrafo a) di questa Regola possono essere
combinati in un unico fanale fissato in testa o vicino alla testa
dell'albero dove possa essere meglio visto.
c) Una nave a vela in navigazione oltre ai fanali prescritti nel
paragrafo a) di questa Regola, può mostrare in testa o presso la
testa d'albero, dove possono essere meglio visti, due fanali
visibili per tutto l'orizzonte, allineati verticalmente, dei
quali quello superiore a luce rossa e l'altro a luce verde.
Questi fanali pero non devono essere mostrati insieme al fanale
permesso dal paragrafo b) di questa Regola.
d) i) Una nave a vela di lunghezza inferiore a 7 metri deve, se
possibile, mostrare le luci prescritte nel paragrafo a) o b) di
questa Regola, ma se ciò non è possibile, deve aver pronta una
torcia elettrica od un fanale a luce bianca da mostrare in tempo
sufficiente per prevenire l'abbordaggio;
ii) una barca a remi può mostrare i fanali prescritti in questa
Regola per le navi a vela, ma se ciò non è possibile, deve aver
pronta una torcia elettrica od un fanale a luce bianca da
mostrare in tempo sufficiente per prevenire l'abbordaggio.
e) Una nave che procede contemporaneamente a vela ed a motore
deve mostrare a prora, in maniera ben visibile, un segnale conico
con il vertice in basso.
Regola 26. (Navi da pesca).
a) Una nave intenta a pescare, sia in navigazione che all'ancora,
deve mostrare solo i fanali ed i segnali prescritti in questa
Regola.
b) Una nave intenta alla pesca a strascico, ossia che rastrella
il fondo con una rete dragante od altro apparecchio immerso, deve
mostrare:
i) due fanali visibili per tutto l'orizzonte, in linea verticale,
dei quali quello superiore a luce verde e l'altro a luce bianca,
oppure un segnale costituito da due coni sovrapposti con i
vertici uniti in linea verticale; una nave di lunghezza inferiore
a 20 metri invece di questo segnale può mostrare un cesto;
ii) un fanale di testa d'albero disposto ad una altezza superiore
a quello a luce verde visibile per tutto l'orizzonte e a poppavia
di questo; una nave di lunghezza inferiore a 50 metri non e
obbligata a mostrare quest'ultimo fanale, ma può farlo;
iii) quando la nave e in movimento, cioè ha abbrivo, in aggiunta
ai fanali prescritti da questo paragrafo, deve avere i fanali
laterali ed il fanale di poppa.
c) Una nave intenta a pescare, salvo che non stia pescando a
strascico, deve mostrare:
i) due fanali visibili per tutto l'orizzonte, disposti in linea
verticale, dei quali quello superiore rosso e l'altro bianco,
oppure un segnale costituito da due coni sovrapposti con i
vertici riuniti in linea verticale; una nave di lunghezza
inferiore a 20 metri invece di questo segnale può mostrare un
cesto;
ii) quando una nave da pesca ha un attrezzo esterno che si
estende orizzontalmente fuori bordo per oltre 150 metri, un
fanale a luce bianca visibile per tutto l'orizzonte oppure un
cono con il vertice in alto nella direzione dell'attrezzo;
iii) quando la nave è in movimento, cioè ha abbrivo, in
aggiunta ai fanali prescritti in questo paragrafo, i fanali
laterali ed il fanale di poppa.
d) Una nave intenta a pescare nelle immediate vicinanze di altre
navi che pescano, può mostrare i fanali addizionali descritti
nell'Allegato 2 di questo Regolamento.
e) Una nave non intenta alla pesca non deve mostrare i fanali ed
i segnali prescritti in questo articolo, ma solo quelli
prescritti per una nave di uguale lunghezza.
Regola 27. (Navi che non possono governare o con
manovrabilità limitata) .
a) Una nave che non può governare deve mostrare:
i) due fanali rossi visibili per tutto l'orizzonte, disposti in
linea verticale dove siano più facilmente visibili;
ii) due palloni o segnali simili disposti in linea verticale dove
siano più facilmente visibili; iii) quando è in movimento,
cioè ha abbrivo, in aggiunta ai fanali prescritti in questo
paragrafo, i fanali laterali e quello di poppa.
b) Una nave con manovrabilità limitata, salvo che non sia
intenta allo sminamento, deve mostrare:
i) tre fanali visibili per tutto l'orizzonte disposti in linea
verticale, dove siano più facilmente visibili. Il più alto ed
il più basso di questi fanali devono essere rossi e quello di
mezzo bianco;
ii) tre segnali disposti in linea verticale, dove siano meglio
visibili. Il più alto ed il più basso di questi segnali devono
essere palloni e quello di mezzo un biconico;
iii) quando la nave ha abbrivo, un fanale o i fanali di testa
d'albero, laterali e di poppa, in aggiunta a quelli prescritti
dal sottoparagrafo i);
iv) quando la nave è all'ancora, oltre ai fanali o segnali
prescritti nei sottoparagrafi i) e ii), i fanali o segnali
prescritti nell'art. 30.
c) Una nave a propulsione meccanica in procinto di effettuare una
operazione di rimorchio che non consenta alla nave rimorchiante e
al suo rimorchio di modificare facilmente la loro rotta, deve
mostrare, oltre ai fanali o segnali prescritti dalla Regola 24
a), i fanali o i segnali prescritti ai paragrafi b) i) e b) ii)
della presente Regola.
d) Una nave intenta a dragare o ad eseguire operazioni subacquee,
con manovrabilità limitata, deve mostrare i fanali e i segnali
prescritti ai sottoparagrafi i), ii), iii) del paragrafo b) di
questa Regola e deve mostrare in aggiunta qualora esista una
ostruzione:
i) due fanali rossi visibili per tutto l'orizzonte o due palloni
disposti in linea verticale per indicare il lato dove si trova
l'ostruzione;
ii) due fanali verdi visibili per tutto l'orizzonte o due biconi
disposti in linea verticale per indicare il lato da cui un'altra
nave può passare;
iii) quando è all'ancora, al posto dei fanali o segnali
prescritti dalla Regola 30, i fanali o i segnali prescritti nel
presente paragrafo.
e) Una nave impegnata in operazioni con palombari e che, a causa
delle sue dimensioni, non può mostrare tutti i fanali e segnali
prescritti al paragrafo d) della presente Regola, deve mostrare:
i) sul punto più visibile, tre fanali sovrapposti, visibili su
tutto l'orizzonte, dei quali quello superiore ed inferiore rossi
e quello di mezzo bianco;
ii) una copia rigida, di almeno un metro di altezza della
bandiera "A" del codice internazionale dei segnali.
Essa deve fare in modo che questa riproduzione sia visibile su
tutto l'orizzonte.
f) Una nave impegnata in operazioni di sminamento deve mostrare,
oltre ai fanali prescritti per una nave a propulsione meccanica
dalla Regola 23 o ai fanali ed al segnale per le navi all'ancora
dalla Regola 30, secondo il caso, tre fanali verdi, su tutto
l'orizzonte, oppure tre palloni.
Essa deve mostrare uno di questi fanali o segnali vicino alla
testa d'albero prodiero e uno di questi fanali o segnali a
ciascuna estremista del pennone dello stesso albero. Questi
fanali o segnali indicano che è pericoloso per un'altra nave
avvicinarsi a meno di 1000 metri dalla nave che effettua lo sminamento.
g) Le navi di lunghezza inferiore ai 12 metri, ad eccezione delle
navi impegnate in operazioni con palombari, non sono tenute a
mostrare i fanali o i segnali prescritti dalla Regola.
h) I segnali prescritti in questa Regola non sono segnali di navi
in pericolo o bisognose di soccorso. Tali segnali sono contenuti
nell'Allegato 4 di questo Regolamento.
Regola 28. (Navi condizionate dalla loro immersione).
- Una nave condizionata dalla sua immersione, in aggiunta ai
fanali prescritti per le navi a propulsione meccanica dalla
Regola 23, può mostrare, dove siano meglio visibili, 3 fanali
rossi, visibili per tutto l'orizzonte, disposti in linea
verticale, oppure un segnale a cilindro.
Regola 29. (Navi pilota) .
a) Una nave pilota impegnata in servizio di pilotaggio deve
mostrare:
i) sopra o vicino alla testa d'albero due fanali disposti in
linea verticale, visibili per tutto l'orizzonte, dei quali quello
superiore a luce bianca e quello inferiore a luce rossa;
ii) quando l'unita è in navigazione, anche i fanali laterali e
quello di poppa;
iii) quando l'unita è all'ancora, oltre ai fanali prescritti al
sottoparagrafo l, il fanale, i fanali o il segnale prescritti
dalla Regola 30 per le navi all'ancora.
b) Una nave pilota quando non è impegnata in servizio di
pilotaggio deve mostrare i fanali o segnali prescritti per una
nave della sua lunghezza.
Regola 30. (Navi all'ancora e navi incagliate).
a) Una nave all'ancora deve mostrare dove possono essere meglio
visibili:
i) a proravia un fanale a luce bianca visibile per tutto
l'orizzonte, oppure un pallone;
ii) a poppa o vicino alla poppa ed a un livello inferiore del
fanale prescritto nel sottoparagrafo i), un fanale a luce bianca
visibile per tutto l'orizzonte.
b) Una nave all'ancora di lunghezza inferiore a 50 metri può
mostrare nel punto più visibile un fanale a luce bianca visibile
per tutto l'orizzonte, invece dei fanali prescritti nel paragrafo
a) di questa Regola.
c) Una nave all'ancora può usare i fanali di servizio o altri
fanali equivalenti per illuminare i ponti.
Questa disposizione è obbligatoria per navi di lunghezza uguale
o superiore a 100 metri. d) Una nave incagliata deve mostrare i
fanali prescritti nei paragrafi a) o b) di questa Regola ed
inoltre nel punto dove siano più facilmente visibili:
i) due fanali a luce rossa, disposti in linea verticale, visibili
per tutto l'orizzonte;
ii) tre palloni disposti in linea verticale.
e) Una nave di lunghezza inferiore a 7 metri, quando è
all'ancora, ma non in un canale ristretto o nelle sue vicinanze,
ne in un passaggio od ancoraggio dove altre navi generalmente
navigano, non è tenuta a mostrare i fanali o il segnale
prescritti ai paragrafi a) e b) della presente Regola.
f) Una nave di lunghezza inferiore ai 12 metri, quando è
incagliata, non è tenuta a mostrare i fanali o i segnali
prescritti dai sottoparagrafi i) e ii) del paragrafo d) della
presente Regola.
OMISSIS
ALLEGATO "1"
SISTEMAZIONE E CARATTERISTICHE TECNICHE
DEI FANALI E DEI SEGNALI
1. Definizione
L'espressione "altezza al di sopra dello scafo" designa
l'altezza al di sopra del ponte continuo più elevato.
Questa altezza deve essere misurata a partire dal punto situato
sotto il fanale, lungo la sua verticale.
2. Sistemazione e distanza dei fanali sul piano verticale
a) Su una nave a propulsione meccanica di lunghezza uguale o
superiore a 20 metri, i fanali di testa d'albero devono essere
collocati come segue:
i) il fanale dell'albero prodiero o, se vi è un solo fanale di
testa d'albero, quell'unico fanale, ad una altezza sopra lo scafo
non inferiore a 6 metri e, se la larghezza della nave supera i 6
metri, ad una altezza sopra lo scafo non inferiore a tale
larghezza, in modo tale, tuttavia, che il fanale non venga ad
essere situato ad un'altezza sopra lo scafo superiore a 12 metri;
ii) quando sono sistemati due fanali di testa d'albero quello
poppiero deve essere almeno 4,5 metri più in alto di quello
prodiero.
b) La distanza verticale dei fanali di testa d'albero di una nave
a propulsione meccanica deve essere tale che, in ogni normale
condizione di assetto, il fanale poppiero sia visto distintamente
al di sopra del fanale di prora ad una distanza di 1000 metri da
dritto di prora con visuale dal livello del mare.
c) Il fanale di testa d'albero di una nave a propulsione
meccanica di lunghezza compresa tra i 12 ed i 20 metri deve
essere collocato ad un'altezza sopra lo scafo non inferiore a m.
2,5.
d) Una nave a propulsione meccanica di lunghezza inferiore a 12
metri può portare il fanale di testa d'albero ad un'altezza
sopra lo scafo inferiore a 2,5 metri. Tuttavia, quando un fanale
di testa d'albero è portato in aggiunta ai fanali laterali e un
fanale poppiero o il fanale visibile per tutto l'orizzonte
prescritto dalla Regola 23 c) i) è portato in aggiunta ai fanali
laterali, allora tale fanale di testa d'albero o fanale visibile
per tutto l'orizzonte deve essere portato almeno un metro più in
alto dei fanali laterali.
e) L'uno dei due o tre fanali di testa d'albero prescritti per
una nave a propulsione meccanica intenta a rimorchiare, o a
spingere un'altra nave, deve essere collocato nella stessa
posizione prescritta per il fanale di testa d'albero prodiero, o
poppiero restando inteso che, se il fanale inferiore di testa
d'albero poppiero si trova sull'albero poppiero, esso deve
trovarsi almeno 4,5 metri più in alto del fanale di testa
d'albero prodiero.
f) i) il fanale o i fanali di testa d'albero prescritti dalla
Regola 23 a) devono essere sistemati in modo tale da risultare al
di sopra di tutti gli altri fanali e liberi da ostruzioni, ad
eccezione di quelli descritti al sottoparagrafo ii);
ii) Quando non è possibile collocare al di sopra dei fanali di
testa d'albero i fanali visibili su tutto l'orizzonte prescritti
dalla Regola 27 b) i) o dalla Regola 28, questi fanali possono
essere collocati al di sopra del fanale o dei fanali di testa
d'albero poppiero o, su un piano verticale, tra il fanale o i
fanali di testa d'albero prodiero e il fanale o i fanali di testa
d'albero poppiero a condizione che, in quest'ultimo caso, siano
soddisfatte le disposizioni del paragrafo c) della sezione 3 del
presente allegato.
g) I fanali laterali di una nave a propulsione meccanica devono
essere collocati ad un'altezza sopra lo scafo non maggiore di ¾
(tre quarti) dell'altezza del fanale di testa d'albero prodiero.
Essi non devono essere pero cosi bassi da confondersi con le luci
di ponte.
h) I fanali laterali, se combinati in un unico fanale e portati
da una nave a propulsione meccanica di lunghezza inferiore a 20
metri, devono essere collocati a non meno di un metro al di sotto
del fanale di testa d'albero.
i) Quando le Regole prescrivono che due o tre fanali siano
allineati verticalmente, essi devono essere distanziati come
segue:
i) su una nave di lunghezza uguale o superiore a 20 metri devono
essere distanziati di almeno 2 metri l'uno dall'altro ed il più
basso di questi fanali, eccetto quando e prescritto un fanale di
rimorchio, deve trovarsi ad una altezza sopra lo scafo di almeno
2 metri.
ii) su una nave di lunghezza inferiore a 20 metri tali fanali
devono essere distanziati non meno di un metro l'uno dall'altro,
ed il più basso, eccetto quando è prescritto un fanale di
rimorchio, deve essere ad una altezza sopra lo scafo di almeno 2
metri;
iii) quando sono mostrati tre fanali essi devono essere sistemati
ad intervalli regolari.
j) Il più basso dei due fanali visibili per tutto l'orizzonte
prescritti per le navi intente alla pesca, deve essere ad
un'altezza al di sopra dei fanali laterali non inferiore a 2
volte la distanza esistente fra i due fanali verticali.
k) Il fanale di fonda anteriore, prescritto dalla Regola 30 a)
i), quando ne sono mostrati due, deve essere almeno 4,5 metri
più in alto di quello posteriore. Su una nave di lunghezza
uguale o superiore a 50 metri, il fanale di fonda anteriore deve
trovarsi ad una altezza di almeno 6 metri al di sopra dello
scafo.
3. Sistemazione e distanze dei fanali sul piano orizzontale
a) Quando per una nave a propulsione meccanica sono prescritti
due fanali di testa d'albero, la distanza orizzontale tra di essi
non deve essere inferiore alla metà della lunghezza della nave,
ma non deve superare i 100 metri. Il fanale prodiero deve essere
sistemato a non più di un quarto della lunghezza della nave dal
dritto di prora.
b) Su una nave a propulsione meccanica di lunghezza uguale o
superiore a 20 metri i fanali laterali non devono essere
sistemati di fronte ai fanali di testa d'albero prodiero. Essi
devono essere sistemati sulla murata della nave o vicino ad essa.
c) Quando i fanali prescritti dalla regola 27 b) i) dalla Regola
28 sono sistemati, su un piano verticale, tra il fanale o i
fanali di testa d'albero prodiero ed il fanale o i fanali di
testa d'albero poppiero, questi fanali visibili su tutto
l'orizzonte devono trovarsi ad una distanza orizzontale di almeno
2 metri dall'asse longitudinale della nave nel senso trasversale.
4. Dettagli sulla sistemazione dei fanali indicatori di
direzione per le navi da pesca, dragamine e navi impegnate in
operazioni subacquee
a) Il fanale indicante la direzione dell'attrezzo che si estende
fuori bordo da una nave intenta alla pesca come prescritto nella
Regola 26 c) ii) deve essere situato ad una distanza, misurata
orizzontalmente, non inferiore a 2 metri e non superiore a 6
metri dai due fanali rosso e bianco visibili per tutto
l'orizzonte. Questo fanale deve essere situato non più alto del
fanale bianco visibile per tutto l'orizzonte prescritto nella
Regola 26 c) i) e non più basso dei fanali laterali.
b) I fanali ed i segnali, su una nave impegnata a dragare od in
operazioni subacquee, che indicano il lato ostruito e/o il lato
da cui si può passare in sicurezza, come prescritto nella Regola
27 d) i) e ii) devono essere situate alla massima distanza
orizzontale possibile, ma in nessun caso a meno di 2 metri dai
fanali e segnali prescritti dalla Regola 27 b) i) e ii). In
nessun caso quello superiore di questi fanali o segnali deve
essere ad altezza maggiore a quella del più basso dei tre fanali
o segnali prescritti nella Regola 27 b) i) e ii).
5. Schermi per fanali laterali
I fanali laterali delle navi di lunghezza uguale, o superiore a
20 metri devono essere montati con schermi dipinti all'interno di
color nero opaco ed aventi le caratteristiche richieste nella
sezione 9 di questo Allegato. Nel caso di un unico fanale
combinato, che utilizzi un singolo filamento verticale ed una
divisione molto stretta tra la sezione verde e quella rossa, gli
schermi esterni non sono necessari.
"Sulle navi di lunghezza inferiore a 20 metri, i fanali
laterali, se necessari per soddisfare le disposizioni della
sezione 9 del presente allegato, devono essere montati con
schermi dipinti all'interno di colore nero opaco".
6. Segnali
a) I segnali devono essere neri e delle seguenti dimensioni:
i) un pallone deve avere il diametro non inferiore a m. 0,6;
ii) un cono deve avere un diametro di base non inferiore a m. 0,6
ed un'altezza uguale al suo diametro;
iii) un cilindro deve avere un diametro di almeno m. 0,6 ed
un'altezza uguale a 2 volte il suo diametro;
iv) un segnale biconico, formato da due coni, simili a quelli
descritti nel paragrafo ii), sovrapposti ed uniti per la base.
b) La distanza verticale tra i segnali deve essere di almeno m.
1,5.
c) In una nave di lunghezza inferiore a 20 metri possono essere
usati segnali di dimensioni inferiori ma proporzionati a quelli
della nave e le distanze relative tra i segnali possono essere
proporzionalmente ridotte.
7. Specificazione del colore dei fanali
La cromaticità di tutti i fanali di navigazione deve conformarsi
alle seguenti norme, che si trovano entro i limiti dell'area del
diagramma specificata per ciascun colore della Commissione
internazionale sull'illuminazione (CIE). I limiti dell'area per
ciascun colore sono dati indicando le coordinate d'angolo, come
segue:
i) Bianco
x 0.525 0.525 0,452 0,310 0,310 0.443
y 0,382 0.440 0.440 0.348 0.283 0.382
ii) Verde
x 0,028 0,009 0,300 0,203
y 0,385 0,723 0,511 0,356
iii) Rosso
x 0,680 0,660 0,735 0,721
y o,320 0,320 0,265 0,259
iv) Giallo
x 0,612 0,618 0,575 0,575
y 0,382 0,382 0,425 0,406
8. Intensità dei fanali
a) La minima intensità luminosa dei fanali deve essere calcolata
usando la formula:
I = 3,43 x 10^6 x T xD^2 x K ^(-D)
dove I è intensità luminosa in candele in condizioni di
funzionamento,
T è il fattore di soglia 2 x 10^(-7) lux,
D è la distanza di visibilità (portata luminosa) della luce in
miglia nautiche,
K è la trasmissibilità atmosferica. Per i fanali prescritti il
valore di K deve essere di 0,8, corrispondente ad una visibilità
meteorologica di circa 13 miglia nautiche.
b) Una selezione di risultati ottenuti con tale formula e data
dalla seguente tabella;
Distanza di visibilità (portata
luminosa) della luce in miglia nautiche
|
Intensità luminosa della luce in
candele per un K = 0,8
|
1
|
0.9
|
2
|
4.3
|
3
|
12
|
4
|
27
|
5
|
52
|
6
|
94
|
Nota. - L'intensità luminosa massima dei fanali di navigazione
dovrebbe essere limitata per evitare un eccessivo abbagliamento.
Questa limitazione dell'intensità luminosa non deve essere
ottenuta a mezzo di un comando variabile.
9. Settori orizzontali
a) i) In direzione prodiera i fanali montati sulla nave devono
mostrare la minima intensità richiesta. L'intensità deve
diminuire fino ad annullarsi completamente una volta giunti da un
grado a 3 gradi al di fuori dei settori prescritti;
ii) per i fanali poppieri e di testa d'albero ed a 22,5 gradi a
poppavia del traverso per i fanali laterali, le minime intensità
richieste devono essere mantenute su un arco di orizzontale fino
a 5 gradi entro i limiti dei settori prescritti alla Regola 21. A
partire da 5 gradi entro i settori prescritti l'intensità può
diminuire del 50 per cento fino ai limiti prescritti; deve poi
diminuire costantemente fino ad annullarsi completamente a non
più di 5 gradi al di fuori dei limiti prescritti.
b) I fanali visibili per tutto l'orizzonte devono essere
sistemati in modo tale da non essere oscurati dagli alberi delle
coffe od altre strutture per un settore angolare di oltre 6
gradi, ad eccezione dei fanali di fonda prescritti alla Regola 30
che non ha bisogno di essere posto a notevole altezza sopra lo
scafo
10. Settori verticali
a) I settori verticali dei fanali elettrici, una volta
installati, con l'eccezione dei fanali sulle navi a vela, devono
essere tali da assicurare che:
i) almeno la minima intensità richiesta sia mantenuta a tutti
gli angoli compresi tra 5 gradi sopra e 5 gradi sotto
l'orizzonte;
ii) almeno il 60 per cento dell'intensità minima richiesta sia
mantenuta tra 7,5 gradi sopra e 7,5 gradi sotto l'orizzonte.
b) Nel caso di navi a vela i settori verticali dei fanali
elettrici, una volta installati, devono essere tali da assicurare
che:
i) almeno l'intensità minima richiesta sia mantenuta per tutti
gli angoli compresi tra 5 gradi sopra e 5 gradi sotto
l'orizzonte;
ii) almeno il 50 per cento dell'intensità minima richiesta sia
mantenuta da 25 gradi sopra e 25 gradi sotto l'orizzonte.
c) Nel caso di fanali non elettrici, le caratteristiche di questi
dovranno discostarsi il meno possibile da quelle richieste.
11. Intensità dei fanali non elettrici
I fanali non elettrici devono per quanto possibile avere
intensità minime in accordo con quelle specificate nella tabella
riportata nella sezione 8 di questo Allegato.
12. Fanali di manovra
Nonostante le disposizioni della sezione 2 f) di questo Allegato
il fanale di manovra descritto nella Regola 34 b) deve essere
collocato nello stesso piano verticale longitudinale del fanale o
fanali di testa d'albero e, quando possibile, ad un'altezza
minima di 2 metri verticalmente al di sopra del fanale d'albero
prodiero ed in ogni caso deve essere montato non meno di 2 metri
al di sopra o al di sotto verticalmente del fanale di testa
d'albero di poppa. Su una nave che ha un solo fanale di testa
d'albero, il fanale di manovra, se è montato, deve essere
collocato nel punto in cui è meglio visibile, a non meno di 2
metri di distanza, misurata verticalmente, dal fanale di testa
d'albero.
13. Approvazione
La costruzione dei fanali e dei segnali e l'installazione dei
fanali a bordo devono essere giudicati soddisfacenti dalla
autorità competente dello stato del quale le navi sono
autorizzate a battere bandiera.
PARTE D
SEGNALI SONORI E LUMINOSI
Regola 32 (Definizioni).
a) La parola "fischio" designa qualsiasi dispositivo di
segnalazione sonora capace di produrre i suoni prescritti e
conformi alle norme dell'Allegato III di questo Regolamento.
b) L'espressione "suono breve" designa un suono della
durata di circa un secondo.
c) L'espressione "suono prolungato" designa un suono
della durata da quattro a sei secondi
Regola 33 (Apparecchiatura per i segnali sonori).
a) Una nave di lunghezza uguale o superiore a 12 metri deve
essere provvista di un fischio e di una campana; una nave di
lunghezza uguale o superiore a 100 metri deve inoltre essere
provvista di un gong di suono e timbro tali da non essere confusi
con quelli della campana. Il fischio, la campana ed il gong
devono conformarsi alle norme dell'Allegato III di questo
Regolamento. La campana o il gong o entrambi possono essere
rimpiazzati da un altro dispositivo avente rispettivamente le
stesse caratteristiche di suono, purché sia sempre possibile
azionare a mano i segnali prescritti.
b) Una nave di lunghezza inferiore a 12 metri non è obbligata ad
avere i dispositivi di segnalazione sonora prescritti nel
paragrafo a) di questa Regola ma se ne è sprovvista, deve essere
fornita di qualche altro mezzo di grado di produrre un efficace
segnale sonoro.
Regola 34 (Segnali di manovra e di avvertimento).
a) Quando due navi sono in vista l'una dell'altra, una nave a
propulsione meccanica in navigazione, quando manovra in
conformità di quanto è autorizzato e prescritto dalla presenti
Regole, deve indicare la sua manovra mediante i seguenti segnali
sonori emessi con il fischio:
- un suono breve per significare: "sto accostando a
dritta";
- due suoni brevi per significare: "sto accostando a
sinistra";
- tre suoni brevi per significare: "vado indietro con le
macchine".
b) Ogni nave, in aggiunta ai segnali sonori prescritti nel
paragrafo a) di questa Regola può usare dei segnali luminosi,
ripetuti in modo appropriato, durante tutta la durata della
manovra:
i) questi segnali luminosi hanno il seguente significato:
- un lampo per significare: "sto accostando a dritta";
- due lampi per significare: "sto accostando a
sinistra";
- tre lampi per significare: "sto andando indietro con le
macchine".
ii) la durata di ogni lampo deve essere di circa un secondo,
l'intervallo tra due lampi deve essere di circa un secondo e
l'intervallo tra due successivi segnali non deve essere inferiore
a 10 secondi;
iii) il fanale usato per questo segnale, se fissato, dev'essere a
luce bianca o visibile per tutto l'orizzonte ad una distanza
minima di 5 miglia e deve conformarsi con le disposizioni
dell'Allegato I del presente regolamento.
c) Quando due navi sono in vista l'una dell'altra in un canale o
passo stretti:
i) una nave che intende sorpassare l'altra deve, in conformità
con la Regola 9 e) i), indicare la sua intenzione con i seguenti
segnali a fischio:
- due suoni prolungati seguiti da uno breve per significare:
"ho intenzione di sorpassarvi dal lato dritto";
- due suoni prolungati seguiti da due brevi per significare:
"ho intenzione di sorpassarvi dal lato sinistro",
ii) la nave che sta per essere sorpassata, quando manovra in
conformità con la Regola 9 e), i) deve indicare il suo benestare
con il seguente segnale a fischio:
- un suono prolungato, uno breve, uno prolungato ed uno breve
emessi in tale ordine.
d) Quando due navi in vista l'una dell'altra si stanno
avvicinando e per qualche motivo una delle due non riesce a
capire le intenzioni o le manovre dell'altra, oppure non sa se
l'altra sta manovrando in modo adeguato per evitare
l'abbordaggio, la nave che ha dei dubbi deve immediatamente
indicare tali dubbi emettendo con il fischio una serie rapida di
almeno 5 suoni brevi. Un tale segnale può essere accompagnato da
un segnale luminoso costituito da almeno cinque lampi brevi e
rapidi.
e) Una nave che si avvicina ad un gomito o ad una zona del canale
dove non è possibile vedere altre navi che si avvicinano in
senso opposto, deve emettere un suono prolungato. Una nave che si
trovasse al di la del gomito nel sentire questo segnale è tenuta
a rispondere con un suono prolungato.
f) Se su una nave sono fissati dei fischi distanziati fra di loro
di oltre 100 metri, un solo fischio dev'essere usato per i
segnali di manovra e di avvertimento.
Regola 35. (Segnali sonori in condizioni di visibilità
ridotta).
- In un'area di visibilità ridotta o nei pressi di essa, sia di
giorno che di notte, i segnali prescritti in questa Regola devono
essere usati come segue:
a) Una nave a propulsione meccanica che ha abbrivo, deve
emettere, ad intervalli non superiori a 2 minuti, un suono
prolungato.
b) Una nave a propulsione meccanica in navigazione, ma con
macchine ferme e senza abbrivo, deve emettere, ad intervalli non
superiori a 2 minuti, due suoni prolungati in successione con
intervallo tra di loro di circa 2 secondi.
c) Una nave che non governa, una nave che ha difficoltà di
manovra, una nave vincolata dal suo pescaggio, una nave a vela,
una nave intenta alla pesca e una nave impegnata in operazione di
rimorchio o di spinta di altra nave, invece dei segnali
prescritti nei paragrafi a) e b) di questa Regola, deve emettere,
ad intervalli non superiori a 2 minuti, tre suoni in successione
e precisamente uno prolungato seguito da due brevi.
d) Una nave, intenta alla pesca, quando è all'ancora, ed una
nave con manovrabilità limitata che effettua suoi lavori
all'ancora, dovranno emettere, in luogo dei segnali prescritti al
paragrafo g) della presente regola, il segnale prescritto al
paragrafo c) della presente regola.
e) Una nave rimorchiata o, se sono rimorchiate più navi,
l'ultima del rimorchio, se ha equipaggio a bordo deve, ad
intervalli non superiori a 2 minuti, emettere 4 suoni in
successione, precisamente uno prolungato seguito da tre brevi;
ove sia possibile, questo segnale deve essere fatto
immediatamente dopo quello emesso dalla nave che rimorchia.
f) Una nave che spinge e una nave che viene spinta se sono
rigidamente unite in modo da formare una unità composta, devono
essere considerate come una nave a propulsione meccanica e devono
emettere i segnali prescritti nei paragrafi a) o b) di questa
Regola.
g) Una nave all'ancora deve ad intervalli non superiori ad un
minuto suonare la campana rapidamente per circa 5 secondi. Su una
nave di lunghezza uguale o superiore a 100 metri la campana dev'essere suonata a prora ed immediatamente dopo il suono della
campana deve essere suonato rapidamente il gong per circa 5
secondi nella parte poppiera della nave. Una nave all'ancora può
in aggiunta, emettere tre suoni in successione, precisamente uno
breve, uno prolungato ed uno breve, per segnalare ad una nave che
si avvicina la propria posizione ed il rischio di abbordaggio.
h) Una nave incagliata deve emettere il segnale con la campana e,
se richiesto, il segnale con il gong prescritto nel paragrafo g)
di questa Regola. Inoltre deve dare tre colpi di campana separati
e distinti, immediatamente prima e dopo il rapido suono di essa.
La nave incagliata può in aggiunta emettere un appropriato
segnale con il fischio.
i) Una nave di lunghezza inferiore a 12 metri non ha l'obbligo di
emettere i segnali sopra menzionati, ma, se non lo fa, deve
emettere ad intervalli non maggiori di 2 minuti qualche altro
segnale sonoro efficace.
j) Una nave pilota, quando è in servizio di pilotaggio, oltre ai
segnali prescritti ai paragrafi a), b) o g) di questa Regola può
emettere un segnale di riconoscimento consistente in quattro
suoni brevi.
Regola 36. (Segnali per attirare l'attenzione).
- Se necessario, per attirare l'attenzione di un'altra unità,
una nave può emettere dei segnali luminosi o sonori che non
possano essere scambiati per qualche segnale autorizzato altrove
in queste Regole, oppure può dirigere il raggio del suo
riflettore in direzione di un pericolo, in modo tale da non
disturbare le altre navi.
Ogni fanale destinato ad attirare l'attenzione di un'altra nave
non deve poter essere confuso con un ausilio alla navigazione.
Ai fini della presente regola, l'impiego dei fanali
intermittenti, o alternati ad alta intensità, quali i fari
giroscopici, deve essere evitato.
Regola 37. (Segnali di pericolo).
- Quando una nave è in pericolo ed ha bisogno di soccorso deve
usare o mostrare i segnali descritti nell'Allegato IV di questo
regolamento.
PARTE E
ESENZIONI
Regola 38. (Esenzioni).
- Ogni nave (o classi di navi) che soddisfi alle prescrizioni del
Regolamento internazionale per prevenire gli abbordi in mare del
1960 e la cui chiglia è impostata, o si trova ad uno stadio di
costruzione equivalente, prima dell'entrata in vigore di questo
Regolamento, può essere esentata dal rispettarlo riguardo a ciò
che segue:
a) Installazione dei fanali la cui portata luminosa e prescritta
dalla Regola 22: quattro anni dalla data di entrata in vigore del
presente Regolamento.
b) Installazione dei fanali con le caratteristiche di colore
prescritte nella sezione 7 dell'Allegato I del presente
Regolamento: quattro anni dalla entrata in vigore del Regolamento
stesso.
c) Risistemazione dei fanali in conseguenza del passaggio dal
sistema di misura inglese a quello decimale e dell'arrotondamento
dei valori delle misure: esenzione permanente.
d) i) Risistemazione dei fanali di testa d'albero sulle navi di
lunghezza inferiore a 150 metri in conseguenza delle disposizioni
della sezione 3 a) dell'Allegato I del presente Regolamento:
esenzione permanente.
ii) Risistemazione dei fanali di testa d'albero sulle navi di
lunghezza uguale o superiore a 150 metri in conseguenza delle
disposizioni della sezione 3 a) dell'Allegato I del presente
Regolamento: nove anni dalla data di entrata in vigore del
Regolamento stesso.
e) Risistemazione dei fanali di testa d'albero in conseguenza
delle disposizioni della sezione 2 b) dell'Allegato I del
presente Regolamento: nove anni dalla data di entrata in vigore
del presente Regolamento.
f) Risistemazione dei fanali laterali in conseguenza delle
disposizioni della sezione 2 9) e 3 g) dell'Allegato I del
presente Regolamento: nove anni dalla data di entrata in vigore
del presente Regolamento.
g) Requisiti dell'apparecchiatura per segnali sonori richiesti
nell'Allegato III del presente Regolamento: nove anni dalla
entrata in vigore del presente Regolamento.
h) Cambiamento di posizione dei fanali visibili su tutto
l'orizzonte risultante dalle disposizioni della sezione 9 b)
dell'Allegato I del presente Regolamento: esenzione permanente.
ALLEGATO III
CARATTERISTICHE TECNICHE PER GLI APPARECCHI
1. Fischi
a) Frequenza e campo di udibilità
La frequenza fondamentale del segnale deve essere compresa tra 70
e 700 Hz.
Il campo di udibilità del segnale a fischio deve essere
determinato da quelle frequenze che possono includere la
fondamentale e/o una o più frequenze superiori, che sono
comprese nel campo tra 180-700 Hz (± 1 per cento) e che
provvedono a fornire i livelli di pressione sonora specificati
alla sezione 1 c) di questo Allegato.
b) Limiti delle frequenze fondamentali
Per assicurare un'ampia varietà delle caratteristiche del
fischio la frequenza fondamentale di un fischio deve essere
compresa tra i seguenti limiti:
i) 70-200 Hz, per una nave di lunghezza uguale o superiore ai 200
metri;
ii) 130-350 Hz, per una nave di lunghezza uguale o superiore ai
75 metri, ma inferiore ai m. 200;
iii) 250-700 Hz, per una nave di lunghezza inferiore a 75 metri.
c) Intensità del segnale sonoro e campo di udibilità
Un fischio montato su una nave deve assicurare nella direzione di
massima intensità del fischio e ad una distanza di un metro da
esso, un livello di pressione sonora, compresa in una banda di
almeno 1/3 (un terzo) di ottanta entro la gamma di frequenza
180-700 Hz (± 1 per cento) non inferiori a quelli specificati
nella seguente tabella:
LUNGHEZZA DELLA NAVE IN METRI |
Livello (di pressione) della banda 1 /3 di ottava
alla distanza di 1 metro in dB riferiti a 2 x 10-5 N/tn2 |
Raggio di udibilità in miglia nautiche |
200 o maggiore |
143
|
2
|
750 maggiore ma inferiore a 200 |
138
|
1,5
|
20 o maggiore ma inferiore a 75 |
130
|
1
|
Inferiore a 20 |
120
|
0,5
|
Il raggio di udibilità riportato nella tabella è indicativo ed
è approssimativamente la distanza alla quale un fischio può
essere udito nel suo asse frontale, con il 90 per cento delle
probabilità, in condizioni di aria calma, su una nave avente un
livello medio di rumore di fondo ai posti di ascolto (intendendo
per medio un livello di 68 dB nella banda di ottava centrato sui
250 Hz e di 63 dB nella banda di ottava centrata sui 500 Hz). In
pratica la distanza alla quale un fischio può essere udito è
estremamente variabile e dipende essenzialmente dalle condizioni
atmosferiche; i valori dati possono essere considerati come
tipici, ricordando però che in condizioni di forte vento o con
un alto livello di rumore dovuto all'ambiente ai posti di ascolto
possono notevolmente diminuire.
d) Proprietà direzionale
Il livello di pressione sonora di un fischio direzionale in
qualsiasi direzione sul piano orizzontale, compresa tra + 45° e
- 45° dall'asse, non deve essere inferiore a 4 dB in meno
rispetto al livello di pressione sonora prescritto sull'asse
stesso. Il livello di pressione sonora in qualsiasi altra
direzione sul piano orizzontale non deve scendere al di sotto di
10 dB in meno rispetto al livello di pressione sonora prescritto
sull'asse, in modo che il raggio di udibilità in qualsiasi
direzione sia almeno la meta del raggio di udibilità sull'asse
frontale. Il livello di pressione sonora deve essere misurato in
quella di 1/3 (un terzo) di ottava che determina il raggio di
udibilità.
e) Ubicazione dei fischi
Quando un fischio direzionale deve essere usato come l'unico
fischio su di una nave, esso deve essere installato con la sua
massima intensità diretta esattamente verso prora.
Un fischio deve essere piazzato il più in alto possibile sulla
nave, allo scopo di ridurre l'intercettazione del suono emesso
dovuta alla presenza di ostacoli ed anche di rendere minimo il
rischio di danni all'udito del personale. Il livello di pressione
sonora del proprio segnale ai posti di ascolto di una nave non
deve superare i 110 dB (A) e possibilmente non dovrebbe neppure
superare i 100 dB (A).
f ) Nave dotata di più fischi
Se i fischi sono ubicati a distanza di oltre m.100 l'uno
dall'altro, si deve fare in modo che essi non siano suonati
contemporaneamente.
g ) Sistemi di fischio combinato
Se a causa della presenza di ostacoli il campo sonoro di un
singolo fischio o di uno dei fischi di cui al paragrafo f) di
questo Allegato, viene ad avere una zona ove il livello di
segnale è fortemente ridotto, si raccomanda di installare un
sistema di fischio combinato tale da sopperire a questa
riduzione. Ai fini di queste norme un sistema di fischio
combinato deve essere considerato come un unico fischio. I fischi
di un sistema combinato devono essere ubicati ad una distanza non
superiore ai 100 metri l'uno dall'altro, e devono essere suonati
simultaneamente. La frequenza di ciascun fischio deve differire
da quella degli altri di almeno 10 Hz.
2. Campana o Gong
a) Intensità del segnale
Una campana o gong, od altri strumenti aventi caratteristiche
sonore simili, deve produrre un livello di pressione sonora di
non meno di 110 dB alla distanza di un metro da questo materiale.
b) Costruzione
Campane o gong devono essere costruiti con materiale resistente
alla corrosione e progettate in modo tale da dare un suono
chiaro. Il diametro della bocca della campana non deve essere
meno di 300 millimetri per le navi di lunghezza uguale o
superiore a 20 metri e non deve essere meno di 200 millimetri per
le navi di lunghezza uguale o superiore a 12 metri, ma inferiore
a 20 metri. Per l'emissione del suono è consigliabile usare un
sistema meccanico automatico che assicuri una percussione
costante anche se deve essere possibile l'operazione manuale. La
massa del battacchio o colpitore non deve essere inferiore al 3
per cento della massa della campana.
3. Approvazione
La costruzione di apparecchiature per segnali sonori, il loro
funzionamento e la loro installazione a bordo della nave devono
essere approvati dall'autorità competente dello Stato di cui la
nave è autorizzata a battere.
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